Chi ha inventato lo shopper?
Come per molte altre invenzioni che, ormai, sono entrate stabilmente a far parte della quotidianità, non è possibile dare una data precisa. Perché stiamo comunque parlando di un processo che, iniziato nell’Ottocento, è in evoluzione ancora ai giorni nostri.
È possibile però stabilire quali sono le tappe e gli eventi principali agli albori del packaging:
- Il tessitore tedesco Freidrich Gottlob Keller inventò, nel 1844, una speciale pasta ricavata dal legno. In questo modo, era possibile ottenere carta in maggiori quantità e a prezzi molto più bassi. La carta fu subito utilizzata nel settore del packaging.
- La prima macchina per fabbricare sacchetti di carta fu realizzata nel 1852 da Francis Wolle. Questi sacchetti erano abbastanza capienti e resistenti da poter essere usati per fare la spesa. L’invenzione di Wolle rappresentò la base per tutti i successivi macchinari dello stesso tipo.
- Le borse di Wolle avevano il fondo a V. Nel 1870, Margaret Knight ebbe un’intuizione: realizzò un macchinario che tagliava, piegava e incollava sacchetti dal fondo piatto, che erano più capienti e potevano stare in piedi. La donna riuscì a registrare il brevetto nel 1873.
- Charles Stilwell era un ingegnere meccanico. Nella storia del packaging, la sua invenzione rappresentò un momento di svolta: la macchina di Stilwell produceva borse dal fondo quadrato e fornite di pieghe laterali che rendevano l’apertura molto facile. La shopper bag nacque quando a questa borsa fu aggiunta una coppia di manici.
- Si arriva al 1926. Walter H. Deubner, gestore di una piccola drogheria di Saint Paul, nel Minnesota, notò un particolare: dare ai clienti la possibilità di trasportare più merce era un fattore decisivo per aumentare le vendite. Deubner realizzò un sacchetto prefabbricato e poco costoso che, dotato di due manici di corda, poteva trasportare fino a trentacinque chili di merce. È il precursore di tutti gli shopper che utilizziamo ancora oggi.