Fra le applicazioni probabilmente più comuni della plastica – e per essere precisi, del film di polietilene – c’è sicuramente la produzione di quei particolari sacchetti che chiamiamo borse della spesa, o semplicemente shopper.
Tali sacchetti sono diffusissimi, personalizzabili in flessografia, resistenti, e a tutti noti: il materiale di cui sono composti viene addittivato di sostanze che lo rendono facilmente biodegradabile , nel pieno rispetto dell’ambiente.
Dopo decenni di attenzione focalizzata esclusivamente sui prodotti sintetici, oggi le bioplastiche si stanno dimostrando, per via di un felice cambio di mentalità delle Aziende e dei Consumatori, come il nuovo corso del packaging.
La crescente preoccupazione della società per i danni ambientali derivanti dall’inquinamento e per l’esaurimento delle risorse fossili ha fatto sì che il confezionamento con materiali di origine biologica, che permettessero una gestione quanto più possibile ecologica dopo l’utilizzo, si facesse sempre più prevalente nell’uso comune; e questo ha portato allo sviluppo di materiali che unissero, oltre a queste felici caratteristiche, anche altre interessanti specifiche tecniche.

Le bioplastiche, oggi, possono essere stampate con facilità anche senza pre-trattamenti, hanno superfici lucenti e gradevoli, e sono una valida barriera contro olii, grassi e gas.
Nel caso dei sacchetti compostabili, si richiede che, nel corretto ambiente controllato, il sacchetto possa disintegrarsi completamente in meno di tre mesi, senza lasciare traccia, e diventare parte del compost con cui viene smaltito, ossia un fertilizzante per le coltivazioni.
Parlando quindi di buste compostabili ci riferiamo ad un materiale che si smaltisce completamente, e in fretta, ma solamente se viene trattato in maniera opportuna, non abbandonandolo nell’ambiente.

Bio Film

Due sono i materiali fondamentali che Celvil propone in questo settore:
PLA, un materiale compostabile prodotto con il mais, che è una risorsa rinnovabile; questo biopolimero, che deriva dall’acido polilattico, costituisce un materiale d’elezione per la produzione di pellicole per l’imballaggio di dolciumi, prodotti da forno, e alimenti freschi e secchi
BIOCOMPOST, un materiale di tenuta e resistenza identiche alle plastiche tradizionali, ma compostabile nel giro di poche settimane; viene utilmente applicato nella produzione di sacchetti, buste e shopper e borse per la spesa, completamente personalizzabili, oltre che per i sacchi per la raccolta differenziata dei rifiuti organici.