Il packaging nel panorama dello spreco alimentare
La scelta di un buon packaging ha, come è noto, numerosi vantaggi. A seconda del prodotto, soprattutto in campo alimentare, il packaging ideale protegge il contenuto e ne allunga la conservazione, ovvero la cosiddetta shelf-life.
Se in passato un avanzamento della tecnologia ha consentito di aumentare la durata della “vita” degli alimenti, dunque favorendo l’accesso dei consumatori a generi alimentari prima preclusi, oggi sul mercato occidentale, così frenetico e in fibrillazione, spesso accade che il cibo sia persino sovrabbondante, comprato sconsideratamente oppure in eccesso, tanto che in numerose occasioni non viene consumato in tempo e corre il rischio di essere sprecato.
I dati sono piuttosto allarmanti: circa un terzo del cibo prodotto ogni anno viene perso e la causa principale è il suo deterioramento.
Vediamo in che modo il packaging può ottimizzare i consumi e minimizzare gli sprechi, insieme certamente a comportamenti di consumo più consapevoli.
Strategie di imballaggio per ridurre gli sprechi
Gli imballaggi alimentari, soprattutto quelli dei prodotti freschi, sono uno degli strumenti più efficaci che possono contribuire a diminuire gli sprechi alimentari. Le confezioni degli alimenti, infatti, consentono sì una migliore conservazione dei prodotti dal momento della produzione, attraverso la fase di trasporto e di esposizione sugli scaffali, fino al momento dell’acquisto, ma non solo. Un packaging alimentare strategico, in ottica anti-spreco, va ben oltre la shelf-life, e permette di conservare il prodotto dopo il momento di apertura della confezione, proteggendolo dal deterioramento,
L’introduzione di accessori di chiusura, per esempio, così come di dosatori permette di proteggere l’alimento dagli agenti atmosferici che ne causerebbero un precoce deterioramento. Ossigeno e umidità verranno in contatto con il prodotto soltanto per un breve periodo, oppure solo in una sua frazione, preservando il resto in condizioni di minore esposizione. Una maggiore attenzione alla procedura di richiusura, inoltre, quanto più possibile ermetica, è la soluzione più efficace per proteggere i prodotti conservati in frigo.
Un altro accorgimento che si può mettere in atto grazie ad un packaging strategico è quello dell’informazione: attraverso la confezione si può certamente mirare ad educare i consumatori, istruendoli sulle più corrette modalità di conservazione degli alimenti, non solo riguardo quei prodotti che si acquistano per la prima volta, ma anche su quelli abituali.
A partire dalla temperatura ideale di stoccaggio all’interno del frigorifero domestico, alla durata di conservazione del prodotto, sia all’esterno che all’interno del refrigeratore, sia prima che dopo l’apertura, sono numerose le informazioni che renderanno il consumatore più consapevole, accorto e informato su come evitare attivamente lo spreco di cibo. La confezione può facilmente veicolare questi preziosi consigli, attirando l’attenzione del consumatore sulla corretta conservazione degli alimenti in modo accattivante e funzioanle.
La data di scadenza, in particolare, è un’informazione molto importante a cui prestare attenzione, soprattutto per i prodotti freschi. Per esempio riporre i prodotti in ordine di scadenza faciliterà la scelta di quale consumare prima e minimizzerà le probabilità di imbattersi in una confezione di prodotto scaduto, che andrebbe inevitabilmente eliminato e dunque sprecato.
Inoltre, un’informazione utilissima da non sottovalutare è anche quella che riguarda il corretto smaltimento della confezione stessa, una volta consumato il prodotto, in modo da guidare l’utente verso un comportamento più ecologico sotto tutti gli aspetti.
Altri utili consigli anti-spreco riguardano poi anche le risorse correlate alla conservazione del cibo, se non il cibo stesso. L’energia elettrica necessaria al refrigeratore, per esempio, è un fattore sensibile allo spreco e una risorsa da conservare, considerando che la temperatura ideale per la buona conservazione degli alimenti al suo interno è tra gli 1 e i 5 gradi, senza eccedere con il raffreddamento.
Un altro consiglio utile è quello di riporre gli alimenti cucinati in contenitori ermetici, in vetro o plastica, in modo da fornire una sorta di protezione dagli agenti esterni, che ne rallenti il naturale decadimento.
Inoltre, ogni qualvolta fuori casa, quando non si riesce a consumare per intero il proprio pasto. sarà un ottima azione anti-spreco quella di richiedere la cosiddetta “doggy bag”, ovvero un contenitore per l’asporto del cibo, in modo da poterlo conservare fino ad un prossimo consumo domestico. Questa abitudine virtuosa andrebbe promossa e diffusa il più possibile, sempre abbinata all’utilizzo di contenitori come shopper e sacchetti riciclabili o compostabili, per evitare lo spreco di risorse.
Celvil Packaging: l’alleato antispreco per il business alimentare
Il packaging, dunque, è un alleato prezioso da considerare in funzione anti-spreco e il confezionamento alimentare è decisamente un fattore chiave nella lotta allo spreco di risorse, oltre che di cibo.
Azienda specializzata nella produzione di packaging da generazioni, Celvil è a disposizione dei propri clienti per individuare la strategia anti-spreco più conveniente e idonea al prodotto da confezionare.
Dalla scelta del materiale da imballaggio ideale, adatto alle caratteristiche dell’alimento, all’applicazione di accessori che facilitino la richiusura o il dosaggio, fino alla proposta di confezioni monodose personalizzate, Celvil si occupa di tutte le fasi della progettazione, fino alla stampa flessografica che unita ad un’esperta consulenza sulla strategia comunicativa in materia di corretto utilizzo e smaltimento delle confezioni, completa il quadro di una strategia di packaging efficace a livello commerciale e virtuosa a livello ambientale.
Vi invitiamo a contattarci per ricevere una panoramica dei servizi offerti e un preventivo per la realizzazione del vostro progetto su misura.