La pasta fresca è un prodotto molto diffuso soprattutto nella cultura alimentare italiana, in cui per tradizione la pasta fatta in casa e artiginalmente è sinonimo di qualità e bontà. La pasta è talmente legata alla tradizione che, anche se oggigiorno viene spesso prodotta a livello industriale, la freschezza conferisce una sorta di garanzia sulla qualità del prodotto e costituisce il concetto cardine attorno al quale si impernia tutto l’immaginario del consumatore. Un concetto che deve essere opportunamente valorizzato nel packaging.
La pasta fresca, per sua natura, è un prodotto molto delicato, facilmente deperibile, sensibile a fattori esterni come la temperatura e l’umidità. Ha inoltre un tempo limitato di conservazione.
Ne consegue che la proprietà fondamentale e che non può venir meno di questo particolare tipo di prodotto è proprio la freschezza, che deve rimanere assolutamente intatta, dal confezionamento fino all’arrivo tra le mani del consumatore.
I sacchetti per pasta devono dunque rispondere a una serie di esigenze specifiche, sia funzionali sia estetiche.
Conservazione del prodotto
Innanzitutto, il packaging adatto alla pasta fresca deve garantire l’ottimale conservazione del prodotto, offrendo una barriera protettiva da luce, polveri, umidità ed altri fattori alteranti dell’ambiente esterno. All’apertura della confezione la pasta deve avere le stesse proprietà organolettiche che appena prodotta: profumo, gusto, morbidezza e colore.
È necessaria, quindi, una confezione resistente e dotata di un’efficace barriera, per la conservazione in atmosfera modificata, e personalizzata per spiccare sugli scaffali.
Confezionamento
Il secondo degli aspetti essenziali è il confezionamento: processo che deve avvenire rigorosamente in “atmosfera protettiva” o “modificata”, ovvero in un ambiente in cui viene tolto l’aria e vengono inseriti dei gas specifici. Il primo obiettivo delle atmosfere modificate impiegate per il confezionamento degli alimenti è, fatta qualche eccezione, l’eliminazione dell’ossigeno dal contatto con l’alimento, causa principale della proliferazione di batteri e del decadimento naturale di un prodotto.
A questo punto, azoto e anidride carbonica intervengono nel processo e sono bilanciati per contrastare il deperimento del prodotto e conservarne la freschezza come appena confezionato. Questo procedimento, comunemente chiamato “sottovuoto”, prolunga la durata, controlla l’umidità ed impedisce lo schiacciamento del prodotto stesso. L’imballaggio in atmosfera protettiva garantisce così le proprietà di una pasta fresca anche dopo parecchi giorni dopo il confezionamento.
Il confezionamento può avvenire sia in verticale, per formati di pasta corta, che in orizzontale, per formati di pasta lunga. Ad ulteriore tutela della freschezza del prodotto, e come plus per il consumatore che può gestire così in prima persona la conservazione del prodotto, il packaging può includere pratici accessori come la zip salvafreschezza.
Scelta del materiale
Il materiale per il packaging della pasta fresca deve essere scelto secondo criteri selezionati, in quanto ha numerose e specifici compiti da assolvere. Deve, infatti, possedere queste caratteristiche:
- Barriera all’acqua per evitare calo di peso e parziale essiccamento del prodotto;
- Barriera ai gas per garantire la costanza della composizione dell’atmosfera protettiva;
- Barriera agli aromi per mantenere odore e sapore come appena prodotto;
- Resistenza termica: quando viene effettuato il trattamento termico della pasta già confezionata è necessario utilizzare materiali per il confezionamento dotati di elevata resistenza termica.
L’effetto barriera è importantissimo e va inteso in entrambi i sensi:
- Dall’interno della confezione: il prodotto, verso l’esterno, non deve rilasciare odore né fragranze fino al momento dell’apertura, conservando le sue proprietà organolettiche;
- Dall’esterno della confezione: il prodotto non deve essere intaccato dagli agenti fisici come umidità né odori circostanti che potrebbero alterarne l’aroma.
Il packaging della pasta fresca e il marketing
Seguite queste linee guida al fine di garantire al prodotto finale ed al suo imballaggio le caratteristiche fondamentali, non resta che affrontare lo step creativo della produzione di packaging per la pasta fresca: l’elaborazione del design e della strategia di comunicazione.
Come detto, la pasta fresca si inscrive nell’antica tradizione del ‘fatto a mano’ e acquisisce valore comunicando questo legame con il passato, gli usi tradizionali e tipici della cultura gastronomica, in particolar modo sentita in Italia. La semplicità di un gesto antico come il ‘fare la pasta’ diventa simbolo della genuinità e, insieme alla freschezza, concetto fondamentale attorno al quale costruire la comunicazione del prodotto.
È dunque utile, e diffuso, comunicare questi valori attraverso colori, font, immagini che richiamino la semplicità e la tradizione, dall’aspetto vintage ma che si dimostrino al passo con i tempi per la tecnologia utilizzata, dai materiali al design dell’imballaggio alle tecniche innovative per la sua conservazione.
Il marketing in questo caso può offrire numerosi ed interessanti spunti per un cambio di prospettiva, valorizzando un prodotto tipicamente italiano e tradizionale come la pasta fresca, avvicinandolo al mondo dell’artigianato che sta acquisendo sempre più interesse da parte dei consumatori, insieme ad un’allure di fascino ritrovato.