sacchetti e buste sottovuoto personalizzate

Il packaging sottovuoto è una speciale categoria nel mondo dell’imballaggio. Rispetto agli altri materiali abitualmente impiegati per realizzare packaging e confezioni, infatti, quelli selezionati per gli imballaggi sottovuoto devono avere specifiche caratteristiche: innanzitutto, l’elevata performance di resistenza e protezione. Queste infatti sono le parole chiave quando ci riferiamo a questi materiali: altamente isolanti, dall’eccellente effetto barriera, ma anche resistenti ad urti e trazioni, questi materiali devono al contempo essere duttili e poter essere modellati nei design più consoni. Insomma, si tratta di un packaging altamente tecnologico, a cui si richiedono prestazioni eccezionali.

Vediamo nei dettagli come queste caratteristiche possono incontrare le esigenze estetiche e pratiche prettamente commerciali.

Sacchetti sottovuoto per alimenti

Gli imballaggi sottovuoto sono notoriamente studiati per il confezionamento dei generi alimentari ed in particolare di quelli più freschi e più delicati, dalla frutta alla verdura, specialmente se sottoposti a essiccazione o cottura, ma anche carne e salumi, fino ai latticini come burro, formaggio, yogurt, pasta fresca , caffè e conserve. Tutti questi generi alimentari hanno in comune l’elevatissima deperibilità e la creazione del sottovuoto, sottraendo l’ossigeno alla confezione, consente di conservarli più a lungo e mantenerne intatte salubrità e le proprietà di gusto.

Il sottovuoto può essere in questo modo applicato efficacemente agli imballaggi, generalmente buste o sacchetti plastici, che confezionano alimenti cotti, pastorizzati, essiccati, insomma prodotti che vengono in qualche modo sottoposti a processi termici per migliorarne la conservazione. La strategia del sottovuoto aumenta ulteriormente il periodo di shelf-life: le caratteristiche assunte dal prodotto dopo il trattamento di cottura deperirebbero facilmente in presenza di ossigeno, che invece la tecnica del sottovuoto mantiene all’esterno della confezione. I vantaggi di una maggiore durata degli alimenti consente guadagni economici, dalla possibilità di proporre sul mercato i prodotti lavorati più svariati, riducendo gli sprechi e fornendo una garanzia di sicurezza ai consumatori. L’imballaggio sottovuoto consente di conservare gli alimenti fino a 5 volte più a lungo mantenendo la loro freschezza, sapore e proprietà ed è la soluzione ideale per generi alimentari che non possono essere sottoposti a tecniche di conservazione come la surgelazione.

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Packaging sottovuoto: le migliori soluzioni

Come conseguenza, il packaging sottovuoto dovrà essere prodotto secondo specifiche norme e utilizzando specifici materiali. A seconda delle specifiche esigenze e caratteristiche dei prodotti, l’imballaggio dovrà di volta in volta essere progettato secondo criteri ad hoc e adeguarsi alle diverse tipologie di prodotti.

Le soluzioni migliori per il confezionamento sottovuoto sono principalmente due: sacchetti o buste lisce oppure goffrate.

In entrambi i casi, le confezioni possono generalmente essere costituite a partire dallo stesso materiale. Si tratta di un film plastico particolare che ha eccellenti proprietà di resistenza ed un ottimo effetto barriera e protezione dagli agenti esterni come polvere e sopratutto umidità.

Materiali per i sacchetti sottovuoto

Sacchetti e buste sottovuoto possono essere realizzati in diversi materiali, pur tenendo a mente la loro caratteristica principale: l’eccellente effetto barriera. Oltre a questo, naturalmente, dovrà considerarsi un materiale idoneo al contatto alimentare, che quindi combini l’elevata resistenza all’atossicità e non contaminazione. Potremmo pensare che solo il polietilene ad alta densità possa svolgere questa funzione in modo ottimale, ma la tecnologia ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni arrivando a proporre sul mercato anche sacchetti compostabili e biodegradabili dall’elevata prestazione, adatti per questo tipo di confezionamento. Il PLA infatti è un ottimo materiale per realizzare il sottovuoto e costituisce oggi una delle soluzioni più ecologiche e sostenibili: testato e certificato, la sua materia prima deriva da fonti rinnovabili e si decompone nel tempo, e lo rende così specialmente adatto per l’applicazione in campo alimentare e in particolare per le confezioni monouso.

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Imballaggio sottovuoto: meglio buste o sacchetti?

Sebbene i due termini buste e sacchetti siano spesso utilizzati in modo intercambiabile, è possibile segnalare una distinzione. Le buste possono essere intese come il packaging destinato all’imballaggio di prodotti solidi, mentre i sacchetti per la conservazione sottovuoto sono piuttosto pensati per l’imballaggio di prodotti liquidi o fluidi, oltre che per la cottura “sous-vide”. In entrambi i casi il materiale deve essere estremamente resistente e performante, ma in quest’ultimo caso i sacchetti dovranno essere sigillati per garantire doppiamente un’eccellente tenuta: non solo per garantire il sottovuoto, bloccando l’ingresso di ossigeno e umidità, ma anche evitare fuoriuscite di prodotto.

Sia buste che sacchetti possono essere prodotti in vari spessori, da standard a rinforzati, e in dimensioni personalizzate, essendo generalmente tagliati a partire da film su bobina possono essere adattati al progetto e al prodotto da confezionare.

I sacchetti in particolare possono essere realizzati ad hoc per poter essere consegnati in film e sigillati in formati diversi al bisogno, direttamente in azienda, con l’ausilio di comuni macchine per la sigillatura sottovuoto.

Sacchetti sottovuoto goffrati o lisci

La sostanziale differenza tra una busta sottovuoto liscia ed una goffrata è la loro destinazione e di conseguenza la tecnica di confezionamento.

La prima infatti viene impiegata per confezionare gli alimenti attraverso le cosiddette confezionatrici a campana. Queste macchine realizzano il sottovuoto tramite un processo di aspirazione interna e sono le più diffuse all’interno del settore alimentare, nei supermercati ecc; per contro le buste sottovuoto goffrate subiscono un processo di aspirazione esterna, dove la zigrinatura della loro superficie consente di ottenere un sottovuoto spesso migliore, grazie ad una migliore estrazione dell’aria.

La busta liscia è il classico sacchetto trasparente che viene utilizzato per l’imballaggio di prodotti a breve-media conservazione come la pasta fresca, i formaggi o i freschi di salumeria.

I sacchetti sottovuoto goffrati, invece, si presentano con il lato esterno liscio, mentre quello interno viene stampato a rilievo con un motivo tipicamente romboidale, da cui deriva il suo nome (dal francese “gaufre”, significa “ad alveare”). Questa lavorazione non è un espediente estetico ma meccanico, perché, come anticipato, consente una migliore resa del sottovuoto, ed è pertanto destinata a prodotti delicati come il riso, che grazie alle confezioni sottovuoto goffrate può essere stoccato sugli scaffali e conservare la propria freschezza anche molto a lungo.

Dalla lunga esperienza in campo degli imballaggi alimentari, Celvil offre la propria consulenza nel campo del packaging dall’elevata tecnologia e qualità: dalla scelta dei materiali alla progettazione delle confezioni secondo i più aggiornati trend e normative, vi invitiamo a mettere alla prova la nostra professionalità e competenza, affidandoci i vostri progetti di packaging per accompagnarvi al successo.