Chi lavora nel settore lo sa: biodegradabile e/o compostabile devono essere le caratteristiche di qualunque imballaggio. Eppure il futuro del packaging ecosostenibile potrebbe essere in qualcosa a cui nessuno (ma davvero nessuno) avrebbe mai pensato: gli scarti dei fagioli.
Il progetto in cui è nata l’idea di chiama Save the waste, promosso Pedon, impresa vicentina che opera nel settore dei cerali e dei legumi. L’idea in sé invece si chiama Crush fagiolo. È, in sostanza, una carta 100% riciclabile che viene prodotta direttamente dalla lavorazione degli scarti dei fagioli.
I vantaggi di questo tipo di packaging? Sono svariati e vanno dalla salvaguardia dell’ambiente al coinvolgimento di tutti gli attori della filiera, dal produttore al consumatore (letteralmente).
- Si comincia con la selezione di sementi No Ogm. Queste vengono coltivate da agricoltori etiopi che partecipano nel loro Paese a programmi per lo sviluppo economico e agricolo.
- Gli scarti del processo non vengono buttati via ma recuperati e conservati.
- In seguito, gli scarti dei fagioli vengono impiegati nella produzione della carta completamente ecosostenibile chiamata Crush fagiolo.
- Crush fagiolo riduce del 15% l’impiego di cellulosa proveniente dagli alberi e diminuisce del 20% l’emissione di gas effetto serra.
- L’astuccio realizzato con Crush fagiolo può stare a contatto diretto con il prodotto.
Questo materiale diventerà davvero di comune utilizzo nella realizzazione dei packaging, alimentari e non? È presto per dirlo. Una sola cosa è certa: il packaging, se da un lato deve valorizzare il brand, dall’altro deve dare un mano all’ambiente.