Packaging anti-spreco: le 5 caratteristiche

Il perfetto packaging anti-spreco deve avere queste 5 caratteristiche

Autore dell'articolo:Celvil
Articolo pubblicato:23 Marzo 2016
Categoria dell'articolo:Packaging: tutto ciò che devi sapere
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Il packaging è sempre più in prima linea nella lotta allo spreco alimentare. E i consumatori sono sempre pronti a premiare prodotti che si dimostrano “sensibili” verso questa tematica. Il perfetto packaging anti-spreco deve avere 5 caratteristiche.

1. Confezioni piccole

È la prima caratteristica che dovrebbe avere il packaging anti-spreco. Le confezioni grandi, infatti, tendono a restare aperte per molto più tempo e quindi il suo contenuto finisce per essere buttato via. Invece il prodotto contenuto in un packaging di piccole dimensioni tende a essere consumato in tempi più brevi.

2. Materiali

I consumatori sono sempre più attenti al modo in cui sono realizzati i packaging dei prodotti scelti. In particolare, il packaging anti-spreco dovrebbe essere realizzato con materiali biodegradabili e compostabili o, in generale, con materiali che garantiscano un ridotto impatto ambientale.

3. Scadenza

Questo vale soprattutto per i prodotti alimentari (ma non solo, se si pensa al packaging dei farmaci). La data di scadenza del prodotto deve essere sempre ben visibile. Per due motivi:

dare un’informazione sensibile al consumatore
permettere al consumatore di scegliere, eventualmente, un prodotto con scadenza prossima da consumare in tempi brevi

4. Etichetta

I consumatori chiedono che nelle etichette siano riportate, in maniera chiara e dettagliata, le informazioni riguardanti il prodotto, come ingredienti, provenienza, tracciabilità. Quest’aspetto è importante soprattutto nel settore alimentare: il consumatore non corre il rischio di comprare un prodotto che non potrà consumare a causa di uno o più ingredienti.

5. Riutilizzo

Infine, il perfetto packaging anti-spreco deve anche essere riutilizzabile per più tempo. L’esempio più calzante è quello degli shopper: una volta che il prodotto è stato venduto al cliente, lo shopper continua ad avere una “seconda vita” dal momento che viene riutilizzato per trasportare oggetti o per fare la spesa.