L’attenzione nei confronti del packaging sta evolvendo in seguito alle continue richieste da parte dei consumatori di avere imballaggi ecologici, ergonomici e con la possibilità di essere richiudibili. Il design della confezione diviene così uno dei punti principali da studiare quando si vuole lanciare un nuovo prodotto nel mercato.
1. Usabilità della confezione
Con design s’intende non solo l’imballaggio in sé ma anche l’analisi dei colori, la scelta della posizione del logo e la posizione dell’etichetta. È importante capire che lo studio di un packaging riguarda non solo la sua funzione estetica e comunicativa ma anche l’usabilità della confezione. Un prodotto per bambini, ad esempio, dovrà essere realizzato con materiali sicuri che non possano contaminare i cibi presenti al suo interno e allo stesso tempo deve essere creato con materie sicure e non taglienti.
2. L’anima del prodotto
Gli analisti del settore definiscono il packaging come l’anima del prodotto. Ogni prodotto deve essere caratterizzato da un’anima forte per contraddistinguersi tra i tanti oggetti che sono suoi “vicini di scaffale”. La bravura di chi progetta design della confezione consiste proprio nel saper enfatizzare, con pochi strumenti e piccoli accorgimenti, le caratteristiche salienti di un prodotto per renderlo più appetibile agli occhi del consumatore.
Solo quando l’obiettivo di vendita sarà stato raggiunto, si potrà affermare che lo studio del packaging è stato proficuo e la comunicazione visiva è riuscita a trasmettere i messaggi sperati.
3. A chi affidarsi
Affidate lo studio del design della confezione del vostro prodotto a professionisti di settore che sapranno consigliarvi non solo la migliore grafica ma anche i materiali più adatti alle singole esigenze. Non sottovalutate l’importanza di avere un imballaggio all’altezza dei contenuti per trasmettere in ogni circostanza l’attenzione che l’azienda investe in ogni settore senza lasciare nulla al caso.