celvil stampa a caldo o a rilievo

Stampa a caldo o a rilievo: approfondimento su queste due tecniche

La stampa a rilievo o rilievografia e la stampa a caldo sono tecniche di stampa molto particolari, utilizzate per realizzare progetti di stampa con finalità artistiche o commerciali esclusive.

Stampa a rilievo

La stampa a rilievo, per esempio, si pratica con l’impressione d’immagini incolori e sporgenti sulla superficie della carta. Implica una lavorazione meccanica del supporto cartaceo, con cui si ottiene un rilievo sulla superficie interessata. L’impressione si ottiene comprimendo il foglio tra un punzone a sbalzo e uno incavo: cliché e contromatrice, oppure cliché positivo e negativo.

I rilievi possono essere di due tipologie:

  • A sbalzo (con innalzamento del materiale di stampa, per esempio la carta che otterrà un rilievo sul fronte e lascerà concavo il retro del supporto);
  • A incavo (con uno “sfondamento” del materiale stampato).

In particolare la stampa definita “a secco” è la stampa a rilievo che non prevede l´utilizzo del colore, il cui risultato è elegante e raffinato. I rilievi possono essere di 3 tipi: piani, multilivello oppure artistici (completamente personalizzati).

Nell’esecuzione della stampa si può intervenire sui seguenti parametri: temperatura, pressione e tempo di contatto, che sono da correlare con le specifiche tecniche del materiale stampante e del supporto ricevente.

Stampa a caldo

Nello specifico della temperatura, si parla di stampa “a caldo”, ovvero una tecnica di stampa tramite macchinari che applicano una temperatura ai materiali stampati, per accentuare la deformazione del supporto stesso: per esempio, il raggiungimento di 50°C di temperatura è l’ideale per questa operazione, anche se si tratta di materiale plastificato.

La stampa a caldo è un sistema di stampa diretta a bobina, nel quale l’effetto pressione, calore e velocità di distacco vengono combinati e concorrono al trasferimento dell’elemento detto di contrasto. Quest’ultimo viene posto tra la forma da stampa e il supporto da stampa, ed è termotrasferibile, ovvero alla temperatura adeguata per poter stampare (tra i 90°C ed i 150°C) viene rilasciato sul supporto dalla matrice, che può essere di ottone, acciaio, rame, magnesio, “silicone” o ergal.

La stampa a caldo è una tecnica che permette di realizzare effetti esclusivi, particolarmente eleganti e ricercati, oltre donare brillantezza e finiture metalliche a una vasta gamma di supporti.

Questa tecnica viene per esempio utilizzata in legatoria per imprimere sulle copertine di libri cartonati testi, marchi e disegni al tratto.

Laminazione

L’unione delle due tecniche “a caldo” e “a rilievo” insieme dà luogo alla cosiddetta laminazione, processo che unisce le due modalità di stampa in un solo passaggio e viene realizzato con un’incisione (generalmente in ottone) scolpita, a più livelli, con i bordi della zona immagine affilati per consentire il taglio del foil, la lamina di supporto.

Nonostante le tecnologie abbiano favorito la modernizzazione del processo, la stampa a caldo e in rilievo è ancora un’arte, nella quale l’esperienza dello stampatore è un fattore fondamentale per ottenere un buon risultato.