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Quando scegliere il film di polipropilene biorientato, coestruso e alveolare

Il mondo del packaging flessibile è molto vasto e può sembrare incomprensibile perché pieno di termini tecnici molto complessi. Oggi cercheremo di fare un po’ di chiarezza tra alcuni dei più comuni tipi di film in polipropilene, uno dei materiali più diffusi e utilizzati nel campo dell’imballaggio alimentare. Ciascuno di essi ha una specifica funzione e determinate caratteristiche che è utile conoscere per orientarsi nella scelta dei materiali più adatti per i propri imballaggi.

Il polipropilene innanzitutto è un materiale plastico prodotto a partire da materia prima che si trova in forma di granulo, che viene appositamente riscaldata e portata a temperatura di fusione, in cui raggiunge una consistenza viscosa in cui può essere modellata attraverso una macchina in forma di “lastra”, chiamata pellicola o film.

Questo film in polipropilene può assumere uno spessore determinato, e in questo caso viene detto “non orientato”; in alternativa si parla di polipropilene biorientato, ovvero che subisce un processo di stiratura “biassiale”, in senso sia longitudinale che trasversale, per portalo allo spesso e dimensione richiesta.

La coestrusione è una particolare tecnologia, implementata a partire dagli anni ‘80, che supera la tecnica di semplice estrusione, con cui fino ad allora erano prodotti i film plastici. Questa innovazione consente di produrre, al posto di un film unico, più strati dello stesso film, che di chiamerà polipropilene coestruso, ma anche di diversa composizione, accoppiati e saldati tra loro in un unica pellicola già dalla fase di produzione. Il processo di coestrusione risulta particolarmente vantaggioso nella produzione di film plastici, perchè consente ai vari materiali, quando ancora caldi e viscosi, di aderire permanentemente l’uno agli altri.ottenendo in questo modo un film composto da più materiali plastici diversi senza ricorrere a collanti e fasi successive di lavorazione.

Il grane successo di questa tecnologia e l’importante abbattimento dei costi produttivi ha portato a produrre in coestrusione quasi il totale di film in polipropilene biorientato, anche quando non sia necessario abbinare diversi materiali, bensì si può ricorrere a questa modalità di produzione per produrre un film che abbia maggiori doti di resistenza abbinando diversi strati dello stesso materiale.

Se il polipropilene biorientato coestruso è di gran lunga il più diffuso nel settore del packaging e degli imballaggi alimentari e non solo, esiste un’altra tipologia di polipropilene che, a seguito di una lavorazione differente, assume un aspetto completamente diverso e di conseguenza una totalmente differente modalità di impiego.

Stiamo parlando del polipropilene alveolare, che viene prodotto sempre per estrusione ma questa volta modellato in forma di pannello rigido. Le sue caratteristiche principali, trattandosi di polipropilene sono sempre l’ottima resistenza, idrorepellenza, elevata capacità di personalizzazione, in flessografia, ma anche ad esempio in serigrafia. E’ particolarmente adatto all’utilizzo in ambito outdoor nonché industriale, in quanto insensibile agli agenti atmosferici e chimici, particolarmente durevole, lavabile e igienico.

In questo caso forme e formati possono essere determinate tramite apposite macchine di taglio, che possono produrre anche particolari fustellature e sagomature, predisporne il fissaggio con fori atti ad ospitare chiodi, viti o graffette.

La tipologia di polipropilene più utilizzato ad oggi, perché conveniente, performante e particolarmente flessibile, è di certo il polipropilene biorientato coestruso.

Materiale principe dell’imballaggio flessibile dei prodotti alimentari, viene lavorato e montato su macchine confezionatrici automatiche sia verticali, che orizzontali, oltre che per le macchine del cosiddetto over-wrapping (“sovra-incarto”).

Il polipropilene, inoltre, è ideale per gli imballaggi alimentari perché all’occorrenza può essere prodotto in versione trasparente, caratteristica che si rivela strategica e cruciale in alcuni casi di prodotti biologici, dalla particolare consistenza o aspetto accattivante e interessante per fini di marketing e comunicazione.

Celvil è un’azienda italiana dalla lunga e comprovata esperienza nel campo del packaging in polipropilene, soprattutto nel settore dell’imballaggio alimentare. Affrontiamo ogni giorni al fianco dei nostri clienti le innumerevoli sfide del mondo del packaging, dalla selezione dei materiali di prima qualità, all’aggiornamento costante sulle tecnologie e macchinari di produzione, e lavoriamo instancabilmente al fine di poter fornire la migliore consulenza in termini di ottimizzazione dei processi produttivi, performance di conservazione, estetiche e comunicative del nostro packaging e, non da ultimo, a garantire il rispetto dell’ambiente e delle normative vigenti.

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