Il marketing è strettamente legato ad alcuni aspetti fondamentali a cui prestare attenzione e che rendono un prodotto in commercio non solo vendibile ma anche interessante e desiderabile agli occhi del consumatore. L’immagine è senza dubbio uno di questi aspetti, insieme alla qualità, la convenienza e alla necessità di tale prodotto: si tratta di una vera e propria strategia tutta da costruire con strumenti professionali di comunicazione, pubblicità e vendita. Il packaging design è sicuramente un aspetto importantissimo per delineare l’immagine di un prodotto, e sarà il risultato di questo studio che diventerà il fulcro di tutta la strategia successiva. Vediamo per step come procedere ad elaborare un buon packaging e quali sono i punti cardine di un efficace packaging design.
1. Analisi del target
Innanzitutto si parte dall’analizzare il nostro pubblico. A chi è rivolto il nostro prodotto? Quali sono i gusti del nostro target, i suoi bisogni, i suoi obiettivi? Cosa è importante per lui? Rispondere a queste domande ci consentirà di tracciare un vero e proprio identikit del consumatore ideale a cui indirizzare i nostri messaggi, la nostra comunicazione e pubblicità, nonché un costante riferimento per ogni scelta in fatto di immagine del prodotto. Materiali, colori, stile, accessori, prima ancora della comunicazione vera e propria, resa attraverso grafica e copywriting, sono i fattori da considerare a seconda del nostro target.
2. Scelta dell’imballaggio a seconda del prodotto
In secondo luogo, passiamo ad analizzare il prodotto stesso. Quali sono le sue caratteristiche peculiari, quali i suoi punti di forza e le sue eventuali debolezze? Su quali aspetti vogliamo puntare e su quali altri soprassedere? A seconda del target e del lifestyle di riferimento potremo scegliere un tipo di imballaggio che sia familiare, attraente, accattivante per il consumatore, ma sempre considerando il nostro prodotto: un biscotto per la colazione?Un nuovo tipo di pasta senza glutine? Una gamma di tè e tisane con ingredienti pregiati? Ogni tipologia di prodotto è facilmente riconoscibile sul mercato anche grazie alla forma del suo packaging, per cui la scelta in linea con il nostro prodotto garantirà un’identificazione più semplice da parte del consumatore. Al contrario, selezionando un tipo di packaging custom, lontano dall’aspetto convenzionale della sua categoria, e quindi dalle abitudini del consumatore, potrà essere più rischioso da un lato, ma si potrà puntare quantomeno sull’effetto sorpresa.
La cosa importante da sottolineare è il ruolo del packaging personalizzato, che in ogni situazione garantisce di ottenere una confezione ad hoc ed unica, in linea con le esigenze specifiche del proprio prodotto e della propria strategia.
3. Scelta del materiale del packaging
La scelta del materiale che costituirà il nostro imballaggio è un altro punto importantissimo da non trascurare. Il packaging assicura protezione, conservazione e facilità di trasporto, oltre ad essere un mezzo di comunicazione. Il materiale giusto quindi proteggerà a dovere la qualità del prodotto, assicurandola da un deperimento precoce, e quindi punterà a soddisfare il cliente nell’esperienza più importante: quella di consumo, che avviene in seguito all’acquisto ma non è secondaria perché sancisce il successo del prodotto stesso e l’auspicata fidelizzazione del cliente.
A questo proposito, i materiali plastici sono ideali per l’imballaggio degli alimenti: il polietilene ed il polipropilene, in particolare, secondo la normativa sono adatti ad entrare a contatto con i generi alimentari perché atossici, ovvero non comportano rischi per la salute dei consumatori e perché possono essere personalizzati in modo da proteggere al meglio il proprio contenuto, conservandone le caratteristiche organolettiche grazie ad un’elevata resistenza agli agenti chimici.
4. Scelta del colore
La versatilità degli imballaggi plastici non finisce qui. I film in polipropilene, per esempio, possono essere realizzati in versione trasparente, bianco e metallizzato, oltre alla possibilità di essere bilaccato, un trattamento che non incide sull’aspetto estetico, bensì è indicato per aumentare l’effetto barriera del film.
Il polietilene invece è ideale per personalizzazioni più ardite, ovvero per creare film plastici colorati e trasparenti, nonché soprattutto per ottenere i risultati migliori con la tecnica di stampa flessografica, che garantisce una resa brillante, ad alta risoluzione e di grande impatto visivo sui consumatori.
5. Creazione del logo e degli elementi visivi che renderà riconoscibile il Brand
Una volta selezionato il materiale, il colore, la forma del nostro imballaggio, a seconda delle esigenze del target e del prodotto stesso, possiamo passare all’ultima fase di personalizzazione del packaging: l’elaborazione di grafiche da stampa, in linea con l’immagine coordinata del brand, della linea di prodotto, della campagna di comunicazione etc. La creazione di un logo e di elementi grafici dovrà essere affidata ad un professionista in modo da rendere identificabile il brand e cominciare a costruire in modo efficace una strategia pubblicitaria, per arrivare ai nostri potenziali clienti e invitarli all’acquisto. Il packaging come sempre può essere personalizzato nei modi più vari, e la stampa in flessografia sarà l’alleato su cui contare per poter realizzare progetti ambiziosi, esteticamente apprezzabili e di qualità.
Celvil è l’azienda italiana leader nel settore del packaging design, con un’impeccabile attenzione nella progettazione dell’imballaggio flessibile e personalizzato. Il nostro è un packaging di prima qualità, realizzato con materiali selezionati dopo un’attenta consulenza e analisi del prodotto da confezionare, nonché una lunga esperienza su cui contare e un ampio portfolio con tantissimi progetti realizzati e di successo. Ti invitiamo a contattarci per conoscere i nostri servizi e quali prodotti da imballaggio sono più adatti per confezionare il tuo prodotto e presentare al meglio la tua azienda sul mercato.