Packaging ecosostenibile

Packaging sostenibile (e non): com’è cambiato nel tempo l’atteggiamento del consumatore?

Da sempre il packaging è un elemento fondamentale per il commercio e per il marketing. Questo è ancora più vero per la grande distribuzione, dove l’imballaggio ha un ruolo cruciale: la confezione viene studiata nei minimi dettagli, dal materiale alla forma, dal design agli accessori, colori e stampe per attirare il consumatore e competere con gli altri prodotti per raggiungere gli obiettivi di vendita. Non c’è dubbio che il packaging sia importante per la percezione del marchio, per la creazione della sua identità, del suo valore e della sua riconoscibilità, specialmente nel settore alimentare, cosmetico e in quello del lusso e del fashion. 

L’impatto ambientale del packaging

Nell’espletare queste funzioni pratiche, tuttavia, spesso le aziende non hanno preso in considerazione altri fattori, tra cui in primis il proprio impatto ambientale: una produzione indiscriminata e senza freni di ingenti quantità di materiali da imballaggio immessi sul mercato per un lasso di tempo limitato e circoscritto, che diventano ben presto una mole di rifiuti. 

Per lungo tempo il riciclo e la sostenibilità sono stati un problema secondario, appannaggio delle élite, e questo ha permesso a molte aziende di agire in modo indiscriminato e sconsiderato. Il consumatore tuttavia ha sviluppato gradualmente una consapevolezza di questa situazione, a partire da buonsenso e osservazione dei fatti, e della necessità di adottare un packaging diverso, sostenibile e più rispettoso dell’ambiente. Senza dubbio la crescente pressione mediatica data ai recenti movimenti ecologisti, eco moderno di moniti che in realtà ci giungono da più parti da decenni, ha amplificato questa nuova sensibilità, affidando anche a sempre più personaggi pubblici il compito di rappresentare e al contempo influenzare l’opinione e la percezione della collettività.

L’attenzione verso le tematiche ambientali è negli ultimi anni un fenomeno in crescita costante, tanto che sondaggi da tutto il mondo segnalano quanto ormai si parli di emergenza ecologica e si tratti di un problema sentito da sempre più larghe fasce di popolazione. 

Certamente l’informazione è più accessibile grazie ad internet, ma anche la volontà di comprendere è in crescita: capire a fondo, dati alla mano, fenomeni come l’inquinamento e rendersi consapevoli di cosa sia possibile fare per contrastarlo. Dall’inquinamento da plastica dei mari alla deforestazione, sono sempre di più i consumatori che ritengono la plastica prodotta e rilasciata in eccesso nell’ambiente sia un problema molto serio. Questa presa di consapevolezza ha mutato l’atteggiamento dei consumatori, a partire dalle fasce più abbienti ma gradualmente sta influenzando sempre più persone che comprendono la necessità di agire con piccoli gesti in una direzione virtuosa: la conseguenza è a livello globale una crescente richiesta di packaging ecologico, che influenza non solo le scelte delle singole aziende verso il passaggio ad un packaging sostenibile, ma anche gli investimenti in termini di ricerca sui materiali, nuove modalità produttive e in ultima analisi, di tendenze globali.

Il packaging per l’e-commerce

Parallelamente a questa tendenza, negli ultimi anni abbiamo assistito alla crescita esponenziale degli e-commerce, con la loro richiesta di packaging sempre crescente, per far fronte alle necessità degli utenti e delle loro nuove abitudini di acquisto: crescono gli acquisti frequenti, di prodotti singoli da recapitare in brevissimo tempo a grandi distanze, per cui il ruolo del packaging in questo campo torna ad essere centrale.

Questi flussi di merci, gestite dalle singole aziende, non possono negare il loro impatto ambientale in termini di materie prime ma anche di risorse impiegate nel trasporto, per un’ingente impronta di carbonio e non possono rendersi estranei alle richieste del mercato né prescindere dalla nuova sensibilità dei consumatori, per cui anche nel mondo dell’e-commerce assume sempre più valore l’attenzione all’adozione di un packaging sostenibile e modalità di produzione e trasporto rispettosi dell’ambiente. 

Abbiamo altresì assistito nell’ultimo anno, con l’avvento della pandemia di Covid-19, ad un’impennata della richiesta di prodotti monouso, che spesso in nome dell’emergenza e del rigoroso rispetto delle norme igienico-sanitarie hanno fatto passare temporaneamente le esigenze ambientali in secondo piano.

Sebbene non si sia ancora ripristinata una situazione di normalità, le istanze ecologiste non sono diminuite nella cosiddetta ‘era Covid’, anzi in un mondo che si è scoperto così interconnesso l’atteggiamento critico e sempre più sensibile delle persone continua ad avere profonda influenza nel processo decisionale di acquisto.

Gli effetti sociali e ambientali dell’intero ciclo di vita di un prodotto in commercio sono ormai evidenti, ed è ancora una volta sul packaging , il primo e più evidente elemento di questa filiera, che ricade l’attenzione dei consumatori consapevoli. 

Nuove frontiere e sfide per il futuro del packaging soostentibile

La sfida di oggi e di domani è e sarà progettare nuove tipologie di packaging sostenibile, ripensandolo a tutti i livelli: ridurre il superfluo e l’uso non necessario di materiali per finalità puramente estetiche, evitare lo spreco di materie prime e preferire fonti rinnovabili ed ecologiche, porre l’attenzione sui materiali quantomeno riciclabili, per quanto possibile, o ancora biodegradabili e compostabili. 

La globale crescente attitudine verso la sostenibilità porta le aziende ad investire nella ricerca di soluzioni sempre più sostenibili con nuovi materiali in tutti i settori e il biodesign è una delle più recenti e incoraggianti frontiere nel mondo del packaging, e propone promettenti alternative sperimentali alla plastica tradizionale, come gli imballaggi alimentari edibili e persino a base di scarti alimentari. 

Sebbene sia chiaro che non si possa rinunciare alla plastica nel breve periodo e per alcuni aspetti e nella vita di tutti i giorni sia impensabile farne a meno, la partita è aperta e aziende come Celvil che operano nel campo del packaging da generazioni, sono in ascolto delle richieste del mercato per offrire prodotti e servizi sempre più su misura delle esigenze dei consumatori, in sintonia con le loro sensibilità e con il loro stile di vita. Per i nostri imballaggi, raffinati e personalizzati, consideriamo da sempre l’impatto ambientale dalla produzione delle materie prime alle fasi di lavorazione e rifinitura, anticipando le tendenze del mercato globale e facendo la nostra parte con l’adozione di materiale e processi produttivi virtuosi.