Imballaggi biodegradabili per alimenti

Esempi di packaging bio nati dagli scarti alimentari

L’attenzione dei consumatori e la loro sensibilità sono di recente sempre più richiamate dal tema del packaging in eccesso.

Amplificato dal commercio on line, a tutti gli effetti la quantità di imballaggio immessa sul mercato è enorme e gli strumenti di smaltimento dei materiali utilizzati per i diversi packaging non sono attualmente adeguati per poter garantire una filiera sostenibile.

L’idea di riciclare i materiali e utilizzare materie di scarto per ricostituire nuove confezioni è da tempo oggetto di studi ed esperimenti, ma è sul fronte del biodesign che troviamo le notizie più innovative e i risultati più sorprendenti.

Da diversi anni il mondo del packaging alimentarehttps://www.celvil.it/buste-per-alimenti/ è al lavoro per introdurre sistemi di imballaggio che producano meno rifiuti possibili, visto l’enorme mole di generi alimentari prodotti, trasportati, venduti e consumati ogni giorno. L’impossibilità di fare a meno degli imballaggi ha reso urgente e necessaria la ricerca di una formula di packaging alimentare che sia almeno sostenibile, e dunque l’ampia sperimentazione di nuove formule e materiali per la produzione di prodotti da imballaggio alternativi a quelli tradizionali.

Se da un lato gli imballaggi compostabili sono una realtà consolidata, una nuova frontiera percorribile e oggetto delle ricerche congiunte di designer e biologi è quella dei packaging derivato dagli scarti alimentari.

Si tratta nello specifico di sperimentazioni di bioplastiche che combinano non solo materie prime rinnovabili, di origine vegetale come amido e cellulosa, ma veri e propri ingredienti alimentari di scarto.

Un esempio interessante è un prototipo del tipico alveolo utilizzato nelle cassette di frutta, che viene realizzato con scarti ortofrutticoli e, in particolare, con i carciofi, le cui proprietà fibrose risultano evidentemente strategiche nella produzione di questo composto di bioplastica.

Non solo vene evitato l’impiego di plastica e polistirolo, materiali che di solito vendono utilizzati per produrre questi componenti, ma sono anche ridotti gli sprechi alimentari e gli scarti dei mercati ortofrutticoli, che spesso causano un’ingente mole di rifiuti da smaltire, con conseguente emissione di Co2.

L’invenduto dei mercati ortofrutticoli potrà dunque essere riutilizzato in modo virtuoso per la produzione della bioplastica e e trasformarsi in una soluzione di packaging ecocompatibile.

Un esempio di azienda che da tempo fa del packaging eco-sostenibile uno dei suoi punti di forza è Veuve Clicquot. Il suo astuccio biodegradabile realizzato a base di carta e amido di patate ha un aspetto elegante e raffinato, d’accordo con l’estetica aziendale, ma è con un la confezione in un innovativo materiale derivato dagli scarti di lavorazione dell’uva che l’azienda ha superato se stessa, creando un sorprendente esempio di economia circolare, eccellente spunto per una strategia di marketing in sintonia con l’attuale sensibilità dei consumatori, sempre più spesso guidati nei propri acquisti dalla ricerca della qualità abbinata all’etica.

Infine, un ulteriore esempio di lavorazione di scarti alimentari per la produzione di bioplastiche per il packaging è la carta denominata “Crush fagiolo”, realizzata con gli scarti della lavorazione di questo legume e perfino certificata per il contatto con gli alimenti. Ideato dall’azienda italiana Pedon, produttrice di cereali, l’obiettivo di questo packaging ecosostenibile e riciclabile al 100% non è ridurre la produzione di plastica, bensì di cellulosa vergine, materia prima impiegata abitualmente per la produzione della carta. Il risultato è una diminuzione della produzione di questo materiale, con relativa conservazione di una quota di alberi, oltre ad un sostanzioso risparmio nell’emissione di gas effetto serra.

Celvil è sul mercato come azienda leader nel settore degli imballaggi alimentari e da sempre in prima linea contro gli sprechi e alla ricerca di soluzioni sostenibili nel campo del packaging. La nostra consulenza vi guiderà nella selezione dei materiali, biodegradabili e compostabili, più adatti al vostro progetto, nel rispetto dei vostri valori e della sensibilità dei vostri clienti. Sempre al passo con le più recenti e avanzate tecnologie, la nostra esperienza pluridecennale è al vostro servizio per individuale la soluzione ideale che combini i valori di rispetto dell’ambiente ai vostri obiettivi di marketing e vendite.