Packaging cioccolato: scatole e confezioni personalizzate

Packaging cioccolato: scatole e confezioni personalizzate

Il cioccolato è uno degli alimenti più amati di sempre, simbolo di piacere e benessere. La sua produzione a livello internazionale è davvero vertiginosa: le tavolette di cioccolato, un grande classico e must per i consumatori, unite a tutti i prodotti dolciari a base di cioccolato venduti in un anno, in Italia, (merendine, barrette, uova di Pasqua, confetti e cioccolatini), producono un incasso di circa 2,5 miliardi di euro.

L’inventore della classica “tavoletta”, diffusa in tutto il mondo è lo svizzero François-Louis Cailler, che intorno a metà ’800 inventò una macchina per produrre il cioccolato solido e a forma di planque, “tavola” appunto. Dopo diversi tentativi di altri commercianti di tutta Europa, questo prodotto per secoli consumato come bevanda conobbe così la forma che ne fece in seguito la fortuna.

Packaging cioccolato: scatole e confezioni personalizzate

Il packaging del cioccolato: cosa sapere

L’imballaggio del cioccolato è un fattore cruciale che ne determina la diffusione sul mercato a seconda delle stagioni e l’utilizzo di questo prodotto in un’ampia gamma di prodotti e sottoprodotti. Le confezioni non hanno solo il compito di comunicare efficacemente i prodotti, anche se, come vedremo, questo aspetto è assolutamente fondamentale.

La funzione dell’imballaggio è prima di tutto quella di conservare in maniera idonea il prodotto presente al suo interno. Parlando di cioccolato, abbiamo a che fare con un alimento molto delicato, suscettibile a diversi fattori chimico-fisici, dalla temperatura agli agenti atmosferici, e per questa ragione in fase di progettazione è necessario considerarne le caratteristiche oltre alle varie fasi della filiera, dalla produzione al consumo, includendo trasporto e stoccaggio sia all’interno dei magazzini che sugli scaffali dei distributori.

Come progettare astucci e scatole per il cioccolato

Quali tipologie di imballaggio, confezioni singole o multiple, quali materie prime scegliere e secondo quali criteri? Per progettare un imballaggio per un alimento a base di cioccolato dobbiamo considerarne le caratteristiche: sensibile alla temperatura, soggetto a irrancidimento ossidativo e lipolitico, il cioccolato è un prodotto piuttosto delicato e molti fattori possono abbreviarne la shelf life e alterarne il sapore. Per questo il packaging del cioccolato deve fornire il più possibile protezione, isolamento da luce, ossigeno, umidità e altri agenti esterni.

Il packaging più classico per le tavolette di cioccolato è il foil di alluminio a diretto contatto con il prodotto, rivestito all’esterno da un astuccio di cartoncino. Questo consente di isolare l’alimento ma al contempo fornire un imballaggio gradevole, altamente personalizzabile e più resistente al trasporto, agli urti e alle manipolazioni. Il cartone è anche un ottimo isolante termico, è protegge il contenuto più efficacemente del solo alluminio, che per sua natura è un conduttore di calore.

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Non mancano le possibilità di personalizzazione: il film di alluminio può essere prodotto in diversi colori metallizzati e customizzato con stampe a rilievo, mentre le scatole del cioccolato possono essere astucci in cartone realizzati con apposita fustellatura e stampati con le grafiche più disparate, in alta qualità e anche con colori a caldo, per effetti originali e sofisticati.

Per prodotti dolciari al cioccolato, come gli snack glassati con il cioccolato, biscotti e wafer si tende invece ad adoperare i materiali plastici, spesso accoppiati ad un foglio di alluminio, in formati doy pack o flow pack. I due film vengono incollati creando una sintesi delle rispettive proprietà: l’alluminio isolante e protettivo e la plastica flessibile e facilmente personalizzabile. Insieme, questi due materiali creano soluzioni di packaging complesse e altamente tecnologiche che aumentano la protezione del prodotto nonché la sua performance comunicativa.

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Cioccolato e packaging sostenibile

Il cioccolato è un prodotto sensibile alle tematiche ambientali, di diritti dei lavoratori e sfruttamento degli ecosistemi. La comunicazione può scegliere di sfruttare questi aspetti e ciò si riflette nella scelta del packaging: la scelta dei materiali, dal cartone riciclato alla plastica mono-materiale, completamente riciclabile, è un messaggio per i consumatori e una leva di marketing non solo per raccontare il prodotto, ma anche per definire, o ridefinire, un’identità aziendale e di brand.

Anche la scelta di materie prime biologiche, filiera corta, da commercio equo solidale così come di processi di produzione sostenibili sono valori da condividere con i consumatori attraverso il packaging: secondo una ricerca condotta da Euromonitor, i consumatori sono disposti a pagare un prodotto anche in più rispetto alla media se viene indicato l’utilizzo di prodotti biologici o la certificazione delle materie prime e la loro successiva lavorazione.

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Packaging per snack, tavolette e altro: le diverse soluzioni

A seconda del prodotto da confezionare, ecco le soluzioni di confezionamento del cioccolato secondo “la gerarchia del packaging”:

1. Fino adesso abbiamo considerato prettamente il packaging primario, che costituisce un’unità di vendita per l’utente finale.

L’aspetto della confezione primaria di cioccolato è altamente riconoscibile: la combinazione di alluminio e cartone delle tavolette, nel tradizionale formato da 100 gr o nelle sue varianti, è la soluzione più efficace e diffusa. Tra le alternative troviamo il PET in combinazione con altri materiali, come il polietilene LDPE, a bassa densità; oppure il cosiddetto “triplice accoppiato”, composto da PET, ALU (alluminio) e PE (polietilene), utilizzato nel cioccolato sia solido che in polvere; o ancora i polipropileni in combinazione con carta con apertura trasparente, per confezioni che consentano di vedere il cioccolato all’interno della confezione.

2. Il packaging secondario è quello che racchiude al suo interno diverse unità di vendita, come una scatola o sacchetto di cioccolatini, e può essere meno performante dal punto di vista della resistenza e isolamento, ma ha la priorità di rendere la confezione accattivante e irresistibile. Dalle tavolette da degustazione, alle barrette monodose, fino ai classici cioccolatini, dalle forme e gusti più disparati, le scatole di packaging secondario consentono di presentare sul mercato e vendere più unità insieme.

3. Il packaging terziario ha la principale funzione è quella di raggruppare più confezioni e consentirne il trasporto nella massima praticità: può essere anonimo a livello di immagine, dalle forme essenziali per essere facile da trasportare, impilare, aprire e confezionare, usando materiali leggeri, resistenti ed economici.

Confezioni personalizzate per il cioccolato

La scelta giusta dei materiali è sicuramente un aspetto importante ma il packaging è anche un eccezionale strumento di comunicazione. Dopo un’iniziale analisi di mercato, potremo individuare una o più caratteristiche dell’alimento stesso che fungano da chiave di volta su cui costruire la strategia di comunicazione e di conseguenza guidare la creazione di un packaging di successo. Da queste scelte procederemo a progettare un packaging personalizzato, accattivante e sorprendente, per colpire, catturare l’attenzione e in un ultima analisi, vendere.

Il punto forte della comunicazione delle scatole per cioccolato sono i colori, che possono essere scelti per indicare le diverse varietà di prodotto, sia al latte, fondente, con nocciole, bianco, così come per identificare prodotti al cioccolato stagionali, dalle uova di pasqua ai cioccolatini di Natale o San Valentino, scegliendo tinte dall’oro, al rosso, dal rosa al blu, per colpire nel segno l’immaginazione dei consumatori. In alternativa, perché non osare con il design, sperimentando colori inaspettati, forme nuove, audaci e sorprendenti? Così hanno fatto aziende di successo come Perugina con il “tubo” dei Baci o Lindt con la sua cioccolata Lindt in forme tridimensionali, creando idee regalo e veri e propri oggetti del desiderio per varie occasioni e ricorrenze.

Gli ingredienti, il marchio biologico, l’origine geografica, ricette, nozioni e curiosità sull’amatissimo “cibo degli dei” potranno incuriosire il consumatore e accompagnarlo all’acquisto: tutte queste informazioni potranno essere esposte in modo chiaro, leggibile e originale in confezioni personalizzate, che siano in linea con le esigenze del marketing e al contempo in regola con le normative.

Il mercato del cioccolato, dopotutto, è uno dei più competitivi e ogni azienda deve cercare di ritagliarsi una fetta di mercato da servire, uscire dall’anonimato e catturare l’attenzione dei consumatori. In ogni caso, l’esperta consulenza di un esperto del settore sarà la chiave per creare un packaging altamente personalizzato, sotto ogni aspetto, che rispecchi il prodotto e l’azienda produttrice: contatta Celvil senza impegno per conoscere le nostre proposte e creare confezioni efficaci, vincenti e di qualità su misura per il vostro progetto.

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